America settentrionale e meridionale, Asia e Area Med sono tra le aree in cui è destinato a crescere l’export campano nel medio periodo. In particolare, sul mercato americano dovrebbero consolidarsi le posizioni dei comparti di eccellenza del made in Italy, dall’agroindustria al tessile di alta gamma, nonché dell’industria dei mezzi di trasporto. In Asia e Area Med sono destinate a incrementarsi le quote di mercato di settori tecnologicamente avanzati come aeronautico e automotive, oltre che della stessa agroindustria, il comparto che più di ogni altro appare avere prospettive di crescita generalizzata nelle aree extra Ue.
L’indicazione è fornita da uno studio di Srm – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, illustrato nel corso del seminario “Crescere con l’internazionalizzazione”, svoltosi presso l’Unione Industriali di Napoli. L’iniziativa odierna ha rappresentato il momento conclusivo del Programma di formazione e consulenza nato dall’Accordo tra il Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali e il Banco di Napoli.
“Abbiamo voluto supportare le Pmi che operano con l’estero o intendono cominciare a farlo, attraverso seminari informativi, incontri specifici sui mercati internazionali e Desk aperti presso l’Unione Industriali di Napoli con la presenza di Specialisti Trade Estero del Banco di Napoli”, dichiara il Presidente del Gruppo Piccola Industria dell’Unione, Paolo Minucci Bencivenga. “L’obiettivo è di individuare due, tre mercati su cui puntare, con l’ausilio anche degli organismi pubblici preposti, da Ice a Simest a Sace, per la crescita dell’internazionalizzazione delle nostre Pmi”.
“Anche in questa fase economica così critica e impegnativa, il radicamento sul territorio del nostro istituto - sottolinea Michele Di Gennaro, Direttore di Area di Napoli e provincia del Banco di Napoli – ci porta a sostenere il patrimonio produttivo locale con tutti gli strumenti, non solo finanziari, di cui disponiamo e ad aiutare quelle imprese che guardano con attenzione le opportunità offerte dai nuovi mercati mondiali. L’intesa con l’Unione Industriali si inquadra in questa attività”. Per Massimo Deandreis, Direttore generale di Srm, “il confronto tra tendenze delle imprese e aree di sbocco è fondamentale per contribuire alla pianificazione strategica delle iniziative, superando frammentarietà ed episodicità delle relazioni extra confine”.

 


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