“È palesemente illogico mettere a rischio mezzo miliardo di investimenti e 150 posti di lavoro per non trovare un’alternativa all’incremento della tassa d’imbarco sugli aerei in partenza da Capodichino. Se vogliamo consolidare ed espandere l’incoming turistico e quindi l’industria turismo ma anche l’indotto che il trasporto aereo genera per il nostro territorio, e credo che il Comune di Napoli sia il primo interessato allo scopo e consapevole di tale valenza, dobbiamo evitare provvedimenti boomerang come questo, che farebbe dell’aeroporto partenopeo uno dei più costosi scali nazionali”. A dichiararlo è il Presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci. “Siamo al fianco di GESAC e delle compagnie aeree che, con investimenti e incremento delle rotte, contribuiscono in misura decisiva alla crescita del turismo e dell’incoming più in generale – ha proseguito Jannotti Pecci – ma sappiamo bene anche che, in base al Patto per Napoli, la soluzione del problema va individuata in raccordo con il Governo centrale. In tal senso mi conforta l’ottimismo espresso dall’Amministratore Delegato di GESAC, Dott. Roberto Barbieri. Come Unione degli Industriali – Confindustria Napoli, siamo pronti a fornire ogni supporto perché si risolva una situazione paradossale, revocando un aumento della tassa sui passeggeri che rischia di penalizzare le prospettive di sviluppo per l’intera realtà metropolitana e, più generalmente, di quella regionale e interregionale che gravita su Capodichino”.


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