“Il fallimento del referendum per l’abolizione del Jobs Act rappresenta una vittoria del buon senso e della maturità del popolo italiano. Gli elettori hanno dimostrato di non essere più disposti a farsi trascinare da pulsioni demagogiche o da battaglie ideologiche di retroguardia, soprattutto quando si tratta di smontare riforme che hanno prodotto risultati concreti e positivi”. Lo afferma Costanzo Jannotti Pecci, Presidente di Unione Industriali Napoli. “Il Jobs Act – spiega Jannotti Pecci - ha contribuito a rendere il mercato del lavoro più dinamico, ha favorito una crescita significativa dell’occupazione e ha introdotto un impianto normativo capace di coniugare flessibilità e tutele, alimentando un clima sociale più sereno e civile. La sua abolizione, oltre che un passo indietro, avrebbe rappresentato un danno economico e culturale per l’intero Paese. Gli italiani hanno detto no a un uso distorto degli strumenti referendari, ribadendo che le riforme si correggono, si migliorano, ma non si cancellano per calcolo politico o per spirito di rivalsa. È un segnale forte: il Paese vuole andare avanti, non tornare indietro”.
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