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Unione Industriali, il Sindaco della Città Metropolitana Gaetano Manfredi e oltre 60 Sindaci della provincia di Napoli hanno avviato nell'incontro dello scorso 29 giugno un nuovo modello di confronto per accelerare le dinamiche di sviluppo del territorio. E' l’inizio di una svolta nelle relazioni tra Impresa e Istituzioni locali.

Riportiamo in sintesi le tematiche discusse:

Un nuovo modello organizzativo
L’Unione Industriali rafforzerà la sua struttura attraverso i Raggruppamenti Territoriali che dialogheranno direttamente con i Comuni e i loro sportelli dedicati alle imprese.

Il partenariato pubblico privato
La grande sfida è assicurare una forte riduzione dei tempi di risposta dell’interlocutore pubblico e diffondere la metodologia del partenariato pubblico-privato per rendere monitorabili e quantificabili gli impatti di progetti e investimenti sul territorio. 

Una gestione attenta al risultato
Condividere pianificazioni e progettualità significa evitare disegni di sviluppo calati dall’alto, irrealizzabili perché tracciati senza il filtro di una cultura d’impresa e manageriale che ne valuti la sostenibilità economica e finanziaria. Si tratta di una metodologia adottata da decenni in altre aree del Paese più ricche e vicine agli standard di pil, reddito e consumo europei.

Una crescita polivalente per un territorio capace di attrarre nuovi investimenti
L’obiettivo è una crescita polivalente, che includa industria manifatturiera e servizi avanzati, potenziamento delle infrastrutture di trasporto, logistiche e dell’intermodalità, poggi su ricerca e innovazione, valorizzi turismo e impresa culturale. Una crescita che si basi anche sulla capacità del territorio di attrarre nuovi investimenti nazionali e internazionali.

Un grande piano di sviluppo
L’Unione Industriali, con la Fondazione Mezzogiorno, ha definito un piano di grande impatto per lo sviluppo del territorio napoletano e campano, e per l’intero Meridione (CIS “Vesuvio – Pompei - Napoli”), donato all’Amministrazione Metropolitana e posto all’attenzione del Governo e in particolare del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale

Insieme per superare le resistenze al cambiamento
Il dialogo Impresa-Istituzioni può contribuire al superamento delle resistenze al cambiamento di chi si oppone allo sviluppo di asset strategici come la valorizzazione del patrimonio culturale o di un turismo qualificato e integrato sotto il profilo della tutela ambientale e della qualità della vita. Consentendo anche di contrastare speculazioni, strumentalizzazioni e forme diversificate di abusivismo.

Privatizzazione del patrimonio immobiliare
Nella stessa logica, costruttiva e finalizzata a valorizzare strutture e risorse disponibili, è possibile procedere sia a operazioni di privatizzazione del patrimonio immobiliare municipale, sia a forme di gestione privatistica di beni pubblici.

Municipalizzate guidate con criteri manageriali
In questo scenario si colloca una collaborazione finalizzata ad assicurare criteri di gestione manageriale adeguata ad aziende municipalizzate gravate di debiti e caratterizzate da una inefficienza che si traduce in un danno per i cittadini, mancati fruitori di un servizio di qualità.

Decoro urbano
E’ uno dei temi di confronto. Per rilanciare l’immagine dell’area metropolitana vanno migliorati i servizi, potenziati ordine pubblico e sicurezza, realizzati interventi di riqualificazione urbana. 

Le grandi sfide dell’urbanistica
La istituzionalizzazione di un dialogo Impresa-Istituzioni su scala metropolitana può agevolare l’avvio e la concretizzazione di grandi piani di rigenerazione urbana e riconversione territoriale, spesso condizionati da limiti di competenze amministrative contestuali a una mancata interazione e dialogo tra istituzioni (es. Comuni contigui) e tra queste e imprenditori, operatori economici, docenti ed esperti.

Sistema portuale, trasporti e logistica
Un vantaggio analogo può essere conseguito da un dialogo costante e a più voci, finalizzato a ottimizzare il sistema portuale, gli altri nodi di trasporto, le connessioni intermodali e la struttura logistica del territorio metropolitano. Un presupposto per rafforzare l’efficacia degli stessi nuovi investimenti attratti dalla attivazione delle Zone economiche speciali.

 

Di seguito è possibile scaricare l'intervento integrale del Presidente Pecci.

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