Ricordiamo che ABI, Confindustria e le altre associazioni di rappresentanza delle imprese hanno sottoscritto il Nuovo Accordo per il Credito 2019, che prevede misure a sostegno delle imprese.

In particolare, le micro, piccole e medie imprese, possono chiedere alle banche di:

  • sospendere per 12 mesi il pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere alla data della firma dell’Accordo. Tali operazioni potranno prevedere, in coerenza con la regolamentazione internazionale, un aumento del tasso di interesse rispetto a quello previsto nel contratto di finanziamento originario; ciò potrà però avvenire esclusivamente in funzione degli eventuali maggiori costi che la banca sosterrà in relazione all’operazione di sospensione (eventuali garanzie aggiuntive potranno mitigare o annullare l’incremento) e comunque in misura non superiore a 60 punti base. Potranno inoltre essere sospese le operazioni di apertura di conto corrente ipotecario;
  • allungare la scadenza dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere alla data della firma dell’Accordo fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Anche in questo caso e sempre in coerenza con la regolamentazione internazionale, il tasso di interesse potrà essere aumentato rispetto a quello originario in linea con i maggiori oneri per la banca connessi alla realizzazione dell’operazione medesima; in ogni caso, l’importo della rata di ammortamento, determinata al nuovo tasso di interesse, dovrà risultare inferiore in misura apprezzabile rispetto a quella originaria. È inoltre prevista la possibilità di allungare le scadenze di operazioni di credito a breve termine e di credito agrario di conduzione, rispettivamente fino a 270 e 120 giorni.

I beneficiari della moratoria sono le micro, piccole e medie imprese operanti in Italia, appartenenti a tutti i settori, che al momento della presentazione della domanda risultino in bonis, vale a dire che non abbiano posizioni debitorie classificate dalla banca finanziatrice come esposizioni non performing ripartite nelle categorie sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate.

Le richieste possono essere presentate dalle imprese alle banche aderenti all'Accordo fino al 31 dicembre 2020, in relazione a finanziamenti in essere al 15 novembre 2018. La banca valuta la concessione della misura senza alcuna forma di automatismo, attenendosi al principio di sana e prudente gestione e nel rispetto delle proprie procedure, ed è tenuta a fornire una risposta di norma entro 30 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda.

Si allega elenco aggiornato delle banche aderenti.


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