“Ora non possiamo fermarci. Il Prefetto di Napoli De Martino e il Sindaco di Giugliano Pianese assicurino il presidio di sicurezza delle forze dell’ordine così come concordato, per permettere subito l’avvio dei lavori per la recinzione dell’Area Industriale di Giugliano. Di fatto l’Asi Napoli ha già appaltato i lavori ed è in attesa di disposizioni in termini di sicurezza per iniziare. La recinzione e l’assegnazione dei moduli abitativi è il solo modo per salvaguardare le imprese e assicurare un futuro migliore ai rom”. L’Amministratore della G.M.A nonché Presidente del Consorzio Imprenditori Giugliano, Angelo Punzi, non ha dubbi. L’intervento di riqualificazione dell’Asi deve procedere malgrado l’ennesimo episodio di teppismo verificatosi nella notte di giovedì 3 febbraio, durante la quale sono stati incendiati due prefabbricati e danneggiato un terzo, destinati ad accogliere una parte delle famiglie attualmente accampate all’interno dell’area industriale. “Il Comune di Giugliano, anche con il contributo finanziario della Provincia di Napoli – dichiara Punzi – ha avuto il merito di avere predisposto un campo di 24 moduli abitativi per ospitare circa 150 dei rom che occupano abusivamente l’area Asi. Bloccare l’intervento complessivo a causa della distruzione di 2 moduli, sarebbe darla vinta a chi, magari per non essere stato selezionato tra gli assegnatari, preferisce la logica del tanto peggio tanto meglio. Con l’edificazione della recinzione, dunque, c’è anche la nostra volontà di ospitare temporaneamente all’interno dell’area le famiglie vistesi all’ultimo momento private degli alloggi distrutti e di cui avevano diritto. Nel contempo sollecitiamo le istituzioni tutte, non solo il Comune di Giugliano, affinché si proceda allo sgombero dei rom non avendo essi diritto di stanza sui terreni sotto sequestro per l’altissimo tasso di inquinamento (presenza di rifiuti tossici/nocivi e di amianto), che mette a repentaglio la vita degli occupanti l’area, tra cui alta è la presenza di bambini. Con la recinzione si metterà anche gli industriali in condizione di fare impresa, evitando di aggravare la già critica crisi produttiva e occupazionale del nostro territorio!”

 


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