Il progetto nasce nella logica di ritenere essenziale partire dall’attrattore principale - gli scavi - per costruire, intorno ad esso, una serie di offerte turistiche più articolate e complesse in grado di generare ricadute positive per il territorio.

L’obiettivo è quello di definire una strategia di rilancio in grado di:

  • riportare Pompei e la Costa del Vesuvio al centro dell’attenzione mondiale;
  • attrarre investitori privati nazionali e internazionali sia "dentro le mura", con operazioni di sponsorizzazione, sia "fuori le mura" creando occasioni di sviluppo;
  • sviluppare un’offerta di servizi che arricchisca l’esperienza di fruizione turistica del sistema Pompei, aumentando spesa e tempi medi di permanenza dei visitatori attuali;
  • attrarre nuove tipologie di turismo;
  • coinvolgere gli operatori del territorio valorizzando le competenze locali;
  • creare una rete di attrattive localizzate nell’area vesuviana che veda Pompei come nodo centrale.

Una strategia di rilancio, basata sullo sviluppo turistico, è possibile solo adottando una logica sistemica, definita di marketing territoriale; questo approccio considera il territorio in un’ottica multidisciplinare, in grado di combinare e ricondurre a sintesi, prospettive anche apparentemente molto diverse: urbanistica, strategica, economica, finanziaria, organizzativa, culturale.

Dal punto di vista del contesto geografico di riferimento, la strategia adottata per l’area archeologica vesuviana segue una prospettiva “concentrica”, che individua tre ambiti di azione, distinti, ma strettamente correlati tra loro:

                                            

  • il sito archeologico di Pompei, nell’ambito del quale le iniziative di conservazione e valorizzazione sono di competenza della Sovrintendenza e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di concerto con l’Unesco e la Regione Campania, per il quale recentemente sono state stanziate risorse governative paria a 105 milioni di euro;
  • l’area esterna al sito archeologico, che include i comuni di Pompei, Torre Annunziata, Castellammare, Ercolano e Boscoreale e che costituisce (almeno in una prima fase) l’ambito di riferimento prevalente per il presente progetto;
  • l’area “allargata”, che arriva ad includere Napoli, la costiera sorrentino-amalfitana e parte della provincia di Salerno.

Obiettivi di breve termine

  • Garantire la partecipazione di una molteplicità di soggetti ed istituzioni alla predisposizione del Piano;
  • Dare credibilità alla strategia di rilancio dell’area Pompeiana;
  • Attrarre investitori (internazionali, nazionali e locali), che si propongano di avviare specifiche iniziative imprenditoriali, coerenti con la strategia di sviluppo dell’area.
  • Attrarre sponsor pubblici e privati, che vogliono legare il proprio nome/marchio alle attrattive turistiche dell’area e/o ai progetti di rilancio che li riguarderanno.

Obiettivi di medio e lungo termine

  • Fornire un quadro di riferimento per tutti i soggetti interessati a sviluppare iniziative nell’area;
  • Accrescere gli arrivi turistici dell’area nel suo complesso, come effetto di un aumento della visibilità e dell’attrattività, per giungere ad un obiettivo di 4,5 milioni di arrivi/anno;
  • Aumentare la permanenza media dei turisti nell’area, con conseguente crescita dell’impatto del turismo sull’economia locale;
  • Diversificare i target turistici attrattivi dell’area: non più solo il turismo culturale, ma anche naturalistico, termale, balneare, religioso, enogastronomico, ecc.; segmenti di turismo nuovi e diversi rispetto a quelli attuali, che presentano nuovi mix di bisogni da soddisfare con altre attrattive turistiche dell’area;

Diversificare i servizi utilizzati dai turisti nell’area, che dovrebbero includere in misura crescente anche altre funzioni, oltre a quella ricettiva, quali divertimento e svago, shopping, ristorazione, benessere.


PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A:

Riferimento: Paola Russo
Telefono: 081.5836.400 | E-mail: russo@unindustria.na.it